Il Forno di Vincenzo

Il Tempo del pane e della Vita Indipendente

«”Il forno di Vincenzo”  è una sperimentazione sociale che rimodula welfare e criteri assistenziali, sottolineando un nuovo modello di protagonismo attivo e autodeterminazione delle persone con disabilità»: e ora quel progetto nato a Eboli (Salerno), che ha per protagonista un giovane con disabilità intellettiva, ma che sa sfornare «un pane buono, sano, etico e ricco di significato», diventa una splendida realtà solida e strutturata, dopo che il Sindaco della città campana ha consegnato le chiavi dei locali messi a disposizione dal Comune per l’attività di panificazione.
«La costruzione del progetto di vita indipendente, per il miglioramento della qualità di vita, si fonda su due aspetti fondamentali: il lavoro e le relazioni sociali nell’àmbito della propria comunità, un lavoro che non sia solo profitto, ma sappia rispettare e valorizzare potenzialità e diversità e una comunità che sia esperienza e testimonianza quotidiana di condivisione di valori etici e solidali»: avevamo evidenziato così, nella primavera del 2017 , i presupposti su cui era nato il progetto La farina e il forno di Vincenzo , promosso dall’ Associazione Il forno di Vincenzo , nata a Eboli (Salerno), per dare continuità all’impegno di tanti sostenitori locali dell’iniziativa, quali il CSPDM (Centro Studi Pedagogia della Mediazione), la Cooperativa Sociale Stalker e il Ristorante VicoRua , insieme all’Agriturismo Residenza Rurale Incartata di Calvanico, la Cooperativa Sociale Terra di Resilienza di Morigerati e altri ancora.
Protagonista del tutto un giovane, Vincenzo Bardascino , persona con sindrome X Fragile , la più frequente causa di disabilità intellettiva ereditaria, che, come avevamo sottolineato, «sforna un pane buono, sano, etico e ricco di significato».
« Il forno di Vincenzo – conferma oggi Vito Bardascino , padre di Vincenzo, ideatore e primo sostenitore del progetto – è una sperimentazione sociale che rimodula welfare e criteri assistenziali, sottolineando un nuovo modello di protagonismo attivo e di autodeterminazione delle persone con disabilità».

Ebbene, dopo quasi tre anni di vita itinerante, quel progetto si avvia ora a diventare una splendida realtà solida e strutturata , dopo che nei giorni scorsi Massimo Cariello , sindaco di Eboli, ha consegnato le chiavi dei locali comunali messi a disposizione dall’Amministrazione per l’attività di panificazione, durante una cerimonia presso la Biblioteca Comunale Simone Augelluzzi, nel cuore del centro storico della città salernitana.