Michele Sica Bosconauta

Sono Michele Sica, meglio conosciuto e sedicente Bosconauta!

La mia svolta resiliente avviene nel 2012 quando iniziai a frequentare Tempa del Fico di Angelo e Donatella e loro, all’epoca, bambine e Caselle in Pittari, dove rimasi folgorato sulla via del Palio del Grano e quello che fu il primo CampdiGrano che con il mio piccolo contributo nacque in quell’anno. Quello fu l’anno di svolta della mia vita: lasciai il mio lavoro di webmarketer a Roma, rientrai a casa a Calvanico e dal 2013 ho fondato a Calvanico con il supporto della mia famiglia la RESIDENZA RURALE INCARTATA, dove risiedo oggi con mia moglie Sandybel e i miei due splendidi figli.

Gran parte del lavoro per la creazione della Residenza Rurale Incartata quale attività agricola e agrituristica multifunzionale, interpretando la contemporaneità con una chiave di lettura diversa e cercando di trovare soluzioni nuove alla crisi del presente con un’agricoltura pulita, organica, rispettosa dell’ambiente e della biodiversità vegetale, animale ed umana, con un’ospitalità rurale basata su una cucina semplice ma autentica è stato reso possibile dall’enorme supporto solidale giunto dalla comunità di relazioni e di produzioni nato all’interno della CUMPARETE e confluito nell ambizioso modello del MONTEFRUMENTARIO.

Dal 2012 sono immerso in questo percorso di comunità che mi ha portato ad essere indissolubilmente legato ad uomini e donne che oggi costituiscono la compagine sociale della Cooperativa Terra di Resilienza. Dalla CUMPARETE al modello del MONTEFRUMENTARIO, il percorso è stato quello di condividere mezzi di produzione e comunità di intenti così da perseguire un obiettivo comune: tutelare la nostra scelta di vita: restare a vivere nei nostri paesi d’origine, i paesi da cui si fuggiva e si fugge ancora verso la cosiddetta “modernità” e farlo con una capacità resiliente: quella di trasformare i limiti in vantaggi.

Ritengo che il concetto di Resilienza possa essere sintetizzato, per quanto mi riguarda, da questo percorso lungo e creativo, che attraverso una crescita lenta, per sedimentazione, nel 2019 mi ha portato a diventare ufficialmente SOCIO della Cooperativa. Una svolta formale e allo stesso tempo sostanziale: di impegno, responsabilità e solidarietà. Se la Resilienza è quella capacità di trasformare le avversità in opportunità, ebbene io mi sento parte di una comunità che ha seguito un anelito di Storia in cui proprio dalle ceneri di un “mancato sviluppo”, di una lontananza dal centro, di un’apparente condizione di svantaggio oggi tenta di percorrere una strada altra verso il progresso dell’ecosistema mondo.

La coltura del grano, o meglio dire dei nostri grani del futuro, come ci piace definirli, è una della attività che accomuna la maggior parte di noi soci della Cooperativa. Ciò è certamente dovuto all’attività di recupero, ricerca e sviluppo delle nostre varietà appenniniche svolte negli anni da Angelo Avagliano in primis a Pruno e a seguire dall’enorme lavoro di recupero identitario interno all’archetipo del frumento grazie al lavoro di Antonio Pellegrino e della Proloco di Caselle con l’ideazione della straordinaria FESTA POPOLARE che è il Palio del Grano, il nostro rito di comunità più importante dell’anno!

Dunque coltivo grani dal 2013 partendo dalla Carosella di Pruno donato da Angelo fino ad arrivare alle migliaie di varietà gestite oggi in popolazioni evolutive grazie al lavoro di Salvatore Ceccarelli e la Rete Semi Rurali.

Ad oggi semino decine di ettari principalmente per il consumo interno dellas Residenza Rurale Incartata e del Forno di Vincenzo, di cui sono umile garzone dal 2017. Le eccedenze confluiscono per l’ammasso del MONTE FRUMENTARIO.

Mi sono molto impegnato per lo sviluppo della filosofia dell’affidamento dei nostri semi secondo il disciplinare da noi ideato del MONTE FRUMENTARIO, per cui ad oggi intrattengono numerose relazioni con affidatari esterni alla cooperativa a cui affidiamo per l’appunto il nostro seme, ne seguiamo la coltivazione e ritiriamo il raccolto come Cooperativa.

Essendo ad oggi il socio più a “Nord” della Cooperativa cerco di svolgere un ruolo di avamposto della Cooperativa nell’areale di Salerno città e il napoletano.

Ho rappresnetato la Cumparete e la Cooperativa presso le assemblee nazionali di Rete Semi Rurali ed è per me motivo di grande orgoglio presentarmi in situazione ufficiali come membro di questa STORIA, di questa COMUNITÀ’.