Caselle in Pittari, CampdiGrano 13-19 luglio 2014
Solo nel nome di ciò che facciamo la Magna Carta è:
Ethos collettivo. Bussola di obliquità tra colline e montagne, guardando il mare. Esaltazione delle diversità e riguardo della comunità. Luoghi e paesaggi, radici viandanti, semi di un frutto indigeno.
Avoiti*
Tempo che diventa spazio tra la semina e il raccolto. Spazio che diventa luogo nel gesto e nella parola. Confini mobili e invisibili tra lavoro, azione politica ed intelletto.
Jate spierti**
Quando faber e sapiens rinascono in un unico corpo, terra e silicio parlano la stessa lingua e le persone diventano la cosa più bella di un paesaggio. Condivisione, autodeterminazione e reciprocità: stare stretti per essere felici. Attraversare materia e pensiero come un lombrico.
Affondare le mani nella merda. Metafora dell’ignoto.